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Risvegli notturni neonato: da cosa dipendono e come gestirli

I risvegli notturni del neonato sono fra le principali cause del forte stress che caratterizza la vita dei neo-genitori. In realtà, il risveglio notturno è assolutamente fisiologico e accomuna sia gli adulti che i bambini. La differenza è che noi non ce ne accorgiamo, anche perché si tratta di veri e propri attimi. Quello che invece può diventare insostenibile, soprattutto con il passare del tempo, è il risveglio frequente e prolungato. In questo caso, infatti, non riusciamo a riposare correttamente e la mattina ci sentiamo stanchi e affaticati. Tutto questo aumenta stress e nervosismo, che ricadono inevitabilmente sul clima famigliare.

A questo punto, molti genitori cominciano a chiedersi come ridurre i risvegli notturni del proprio bambino o, addirittura, eliminarli completamente. La verità è che non possiamo farlo, soprattutto nelle prime settimane di vita. Quello che invece possiamo fare è imparare a gestirli in modo corretto, così da ricominciare a riposare meglio e più a lungo.

Risvegli notturni neonato: da cosa dipendono?

Insomma, nonostante molti sostengano il contrario, i risvegli notturni del neonato sono assolutamente normali e, addirittura, necessari. Nei primi mesi di vita, infatti, i piccoli hanno bisogno di crescere molto rapidamente e, di conseguenza, alimentarsi più spesso. Tutto questo si traduce in un alto numero di poppate, che inevitabilmente avverranno anche di notte. Non solo, i neonati di poche settimane hanno un alto bisogno di contatto e, di conseguenza, potrebbero svegliarsi semplicemente per poter stare vicino alla mamma.

Con il passare del tempo, questa esigenza si riduce, e potremmo riscontrare un miglioramento. A un certo punto, tuttavia, le cose potrebbero cambiare nuovamente. Dai tra i tre e i sei mesi, infatti, il piccolo attraversa una nuova fase di sviluppo. In questo periodo i ritmi del sonno si modificano e cominciano a somigliare a quelli di un adulto. Tutto questo può causare smarrimento e stress nel piccolo, che fa più fatica ad addormentarsi e riaddormentarsi.

Cattive abitudini e strategie sbagliate

Ed è proprio in questa fase che molti genitori entrano in crisi e cominciano ad escogitare le strategie più diverse. C’è, ad esempio, chi porta il bambino in macchina, chi trascorre lunghe notti in corridoio oppure chi finisce per allattare il piccolo tutta la notte. Insomma, per i genitori ha inizio un vero e proprio incubo, in quanto si instaura un circolo vizioso che non fa che aumentare stress e stanchezza. Purtroppo non tutti se ne rendono conto, ma si rassegnano ad accettare questo stato di cose. In realtà puoi e devi fare qualcosa. Il primo step è quello di affidarsi ad un consulente del sonno, un professionista del settore che sappia individuare l’origine del problema e creare per te un percorso personalizzato e su misura delle tue esigenze e abitudini famigliari.

La storia di Serena

Stefania, ad esempio, mamma di Serena (una bimba di 7 mesi) ha fatto proprio così. Quando mi ha chiamato, stava affrontando un periodo molto difficile. Serena aveva frequenti risvegli notturni e la stanchezza aumentava ogni giorno di più. Lei non riusciva a capire la causa e, proprio per questo motivo, ha deciso di rivolgersi a me. Abbiamo fatto una valutazione insieme ed è venuto fuori che Serena, in realtà, dormiva troppo rispetto al suo fabbisogno giornaliero. La piccola dormiva tanto di giorno e la notte arrivava anche a 14 ore. Insomma, i risvegli notturni erano inevitabili e con essi anche un sonno di scarsa qualità, che la rendeva più agitata e nervosa. Una volta individuato il problema, abbiamo modificato le abitudini e lavorato per consolidare il sonno notturno, in modo da eliminare i risvegli.

Risvegli notturni neonato: come affrontarli

In questo caso, quindi, il problema riguardava il numero di ore di sonno e le aspettative dei genitori. Questa è solo una delle tante cause alla base dei risvegli notturni del neonato. Individuarle non è affatto semplice e, come nel caso di Stefania, rivolgersi ad uno specialista può fare la differenza. Io, ad esempio, sono una consulente olistica del sonno e offro consulenze individuali e percorsi formativi fatti di strategie dolci e senza traumi. Insieme studieremo le abitudini della tua famiglia e individueremo ciò che impedisce al tuo piccolo di riposare correttamente. Da qui tracceremo un percorso per ripristinare un buon rapporto con il sonno e recuperare finalmente la serenità perduta.

Puoi scegliere di prenotare una consulenza 1 a 1 o acquistare un corso on demand. Nel secondo caso avrai a disposizione tutti i benefici della consulenza individuale (i miei consigli e le mie strategie) uniti alla comodità di poterlo seguire con i tuoi tempi e secondo le tue necessità. Puoi scegliere fra “Piccoli Sogni” (0-4 mesi)e “Dormire bene, vivere sereni” (5-24 mesi). Se invece vuoi conoscermi meglio e scoprire tutti i miei servizi, puoi richiedermi una chiamata gratuita di 15 minuti. Ti aspetto!

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