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Alternativa al ciuccio per dormire: come trovare quella giusta

Cercare un’alternativa al ciuccio per dormire è sempre una buona idea. Nonostante si tratti di uno strumento più che valido, è infatti bene non utilizzarlo come unica associazione al sonno. Questo per evitare che si crei una dipendenza e che il bambino non riesca a dormire senza. Come sappiamo, infatti, il ciuccio non può essere utilizzato a lungo. Bisognerebbe cominciare a eliminarlo a partire dai 12 mesi (entro i 18 mesi). Tuttavia, spesso è più facile a dirsi che a farsi. Questo strumento è infatti molto comodo e i genitori nella maggior parte dei casi tendono ad utilizzarlo più del dovuto. Ed ecco che quando arriva il momento di togliere il ciuccio, la situazione si fa molto complicata. Il mio consiglio, perciò, è di prevenire il problema cominciando a trovare un’alternativa al ciuccio sin da subito. Vediamo come.

Dormire con il ciuccio

Alternativa al ciuccio per dormire: come creare nuove associazioni con il sonno

Innanzitutto cerchiamo di capire perché il ciuccio riscuote grande successo fra i bambini. La risposta è molto semplice. Questo strumento consente di assecondare il riflesso di suzione del bambino che, soprattutto nei primi mesi di vita, è estremamente forte. Non solo, la suzione rilassa il piccolo e gli permette di addormentarsi facilmente. Questo accade anche quando si allatta il bambino al seno. L’associazione fra suzione e sonno è quindi molto forte e, se vogliamo trovare un’alternativa, dobbiamo lavorare proprio su questo. A questo proposito, ci sono dentiste pediatriche che suggeriscono di usare semplicemente il dito di un genitore e poi degli spazzolini da dito in silicone. In questo modo è possibile evitare eventuali problematiche nello sviluppo della bocca, oppure nella posizione della lingua.

Associazioni con il sonno: rumori bianchi e routine

Tuttavia, se desideri creare associazioni con il sonno che non implichino la suzione, il mio consiglio è di lavorare sui sensi del piccolo. L’utilizzo dei rumori bianchi, ad esempio, rappresenta un’ottima strategia per rilassare il bambino e favorirne l’addormentamento. Non solo, i piccoli sono particolarmente sensibili anche agli odori delle persone che conoscono. Questo è anche uno dei motivi per cui i bambini tendono ad addormentarsi più facilmente fra le braccia di persone con cui trascorrono la maggior parte del tempo. In questo caso, quindi, possiamo provare a mettere nel lettino un oggetto. Possiamo utilizzare un indumento o un peluche, che abbiano l’odore della mamma o del papà, sopra un anno di età. Se il bambino è sotto un anno d’eta, la mamma potrebbe dormire insieme alle lenzuola del bambino per esempio.

Infine, anche la luce gioca un ruolo importante nella promozione del sonno. Se vogliamo che il nostro piccolo si predisponga per la nanna, assicuriamoci che nella stanza non penetri la luce e, soprattutto, evitiamo l’esposizione a luci blu, come quelle provenienti dagli schermi, che rischiano di avere un effetto negativo sulla produzione di melatonina. Al contrario, il mio consiglio è di provare a utilizzare luci notturne di colore rosso. Alcuni studi, infatti, hanno evidenziato che l’esposizione alla luce rossa può aumentare i livelli di melatonina.

L’importanza di una routine

Fra le varie strategie per creare nuove associazioni con il sonno rientra poi l’instaurazione di una routine pre-nanna. Adottare abitudini ricorrenti dopo la cena e prima della messa a nanna può infatti aiutare il piccolo a rilassarsi e addormentarsi più facilmente e velocemente. La routine, infatti, promuove il rilassamento e consente al piccolo di prevedere i vari momenti, in modo da sapere cosa aspettarsi. A questo proposito ti suggerisco di dare un’occhiata alla mia guida “Dalla cena alla messa a nanna”.

Alternativa al ciuccio per dormire: consulenze e corsi

Naturalmente creare una routine del sonno efficace non è mai così semplice. A volte serve il supporto di un professionista del settore. Occorre rivolgersi a un consulente che possa analizzare la situazione dall’esterno offrendo un approccio personalizzato. Io, ad esempio, come consulente olistica del sonno fornisco consulenze 1 a 1 e corsi online per risolvere le problematiche che riguardano neonati e bimbi più grandi. I corsi, in particolare, sono pensati per chi ha poco tempo a disposizione ma desidera comunque risolvere il problema in modo definitivo. I percorsi sono suddivisi in base all’età del bambino.

Potrai quindi scegliere fra “Piccoli Sogni”, dedicato a neonati da 0 a 4 mesi e “Dormire bene, vivere sereni”, riservato ai bambini da 5 mesi a 2 anni. Infine, per i bambini dai 2 anni in su, ho ideato “Sognando in grande”. E se desideri conoscermi meglio, prenota subito una chiamata gratuita. Sarò felice di aiutarti!

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