Cosa fare se un bambino di 3 anni non si addormenta da solo? A quest’età ci si aspetta che il piccolo sia ormai autonomo, anche nell’addormentamento, e che i genitori possano finalmente godersi sonni tranquilli. In realtà non è sempre così. Se, infatti, è molto facile che un bambino di 3 anni dorma tutta la notte, non è detto che riesca a farlo in autonomia. Questo è ancor più vero se nella sua vita sono subentrati alcuni cambiamenti importanti, come ad esempio la nascita di un fratellino o una sorellina, l’inizio della scuola materna, cambio di casa o distacco da una delle due figure genitoriali. Insomma, le regressioni del sonno sono sempre dietro l’angolo e saperlo è il primo passo per accettarle e imparare ad affrontarle nel modo giusto. Questo non deve scoraggiarci ma, al contrario, darci l’energia necessaria per accogliere questa novità. Inoltre, dobbiamo ricordare che se la mancata autonomia deriva da un cambiamento recente nella vita del bambino, questa condizione non durerà per sempre. Naturalmente, è molto importante gestirla in maniera efficace, così viverla serenamente e senza stress.
Bambino 3 anni non si addormenta da solo: perché accade?
Intanto dobbiamo cercare di capire cosa ha scatenato l’eventuale regressione, se di regressione si tratta. Voler dormire con i propri genitori è infatti un bisogno assolutamente naturale e che dovremmo cercare di normalizzare. Dobbiamo infatti considerare che lasciarsi andare al sonno vuole dire anche accettare di separarsi dai genitori e, per farlo, i bambini devono sentirsi sicuri. Se per qualsiasi motivo non lo sono, o se per esserlo richiedono la nostra presenza, accogliamo questa richiesta. Non dobbiamo spaventarci o pensare che in questo modo cresceremo bambini dipendenti. Semmai è l’esatto opposto. Accoglie il bisogno di contatto e connessione dei nostri piccoli li aiuterà a renderli più sicuri e indipendenti, soprattutto nel futuro. Insomma, se un bambino di 3 anni non si addormenta da solo, siamo di fronte ad una situazione del tutto normale e fisiologica. Inoltre, se nella sua vita sono subentrate importanti novità è più che normale che accada.
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Cambiamenti nella vita famigliare
I cambiamenti a cui il piccolo è più sensibile sono sicuramente quelli che avvengono nella vita famigliare. La nascita di un fratellino o una sorellina, ad esempio, potrebbe scatenare gelosie e spingere il bambino a cercare maggiormente uno o entrambi i genitori, soprattutto di notte. Non solo, la separazione, anche solo momentanea da una delle due figure genitoriali, potrebbe generare ansia nel piccolo, spingendolo a ricerca compagnia in fase di addormentamento. Anche un clima più teso potrebbe turbare il bambino, rendendolo più insicuro e bisognoso di connessione e contatto. Non solo, ricordiamoci che se il bambino passa poco tempo di qualità con il genitore durante il giorno, inevitabilmente sarà più portato a ricercarlo di notte.
Inizio della scuola, trasloco, cambio babysitter
E se i cambiamenti nella vita famigliare svolgono un ruolo cruciale in questi casi, anche quelli nella vita sociale e scolastica del bambino non sono da meno. A 3 anni, ad esempio, molti bimbi iniziano a frequentare la scuola materna. Questo rappresenta una novità enorme in termini di nuove figure di riferimento, amicizie e routine giornaliera. Un vero e proprio sconvolgimento, che ha ripercussioni anche sul sonno del bambino. Infine, anche cambiare casa, città oppure assumere una nuova tata in casa sono tutte novità che potrebbero turbare l’equilibrio del piccolo.

Bambino 3 anni non dorme da solo: cosa fare?
Insomma, le cause di un mancato addormentamento in autonomia possono essere tantissime. A questo proposito, il mio consiglio è di sintonizzarsi sui bisogni del bambino, cercando di creare una connessione maggiore con il proprio piccolo. Proviamo a passare maggior tempo di qualità insieme, che significa aumentare non la quantità di ore ma cambiare il modo in cui stiamo con i nostri bambini. E, soprattutto, cerchiamo di non irrigidirci, opponendoci alla richiesta del bimbo. In questo modo non faremo che aggravare la situazione, rendendo il piccolo più insicuro. Esistono poi tantissime strategie per abituare un bambino di 3 anni ad addormentarsi da solo.
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Corsi e consulenze
A questo proposito, io posso offrirti il mio supporto. Come consulente del sonno, metto infatti a disposizione consulenze 1 a 1 ma anche corsi online e guide per risolvere e affrontare le principali problematiche del sonno di neonati e bambini. Per i bambini di 3 anni, ad esempio, ho ideato un percorso ad hoc, “Sognando in grande”. Si tratta di un workshop di tre incontri che ti permetteranno di:
- Gestire la giornata con attività, alimentazione + pisolini per favorire il sonno notturno
- Supportarlo verso l’addormentamento sereno e in autonomia
- Eliminare risvegli notturni
- Gestire il sonno durante cambiamenti: Nido, Vacanza, Malattia, Babysitter
- Capire quando e come spostarlo/a in cameretta
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