La camomilla è una bevanda molto apprezzata per le sue proprietà rilassanti e digestive. Essendo poi completamente naturale, viene spesso utilizzata per combattere l’insonnia e favorire il riposo notturno di grandi e piccini. In realtà, anche la camomilla si limita ad arginare i sintomi, senza risolvere il problema alla radice. Se un bambino ha difficoltà ad addormentarsi o soffre di frequenti risvegli notturni, dovremo infatti cercare di capire soprattutto la causa. D’altra parte, anche l’agitazione ha sempre una motivazione e, se vogliamo affrontarla, dobbiamo conoscerla. Insomma, anche non sono del tutto contraria all’uso della camomilla per bambini, oggi voglio approfondire con i te i reali benefici ed evidenziare i potenziali rischi di questo rimedio, apparentemente innocuo.
Camomilla per bambini: benefici e quando assumerla
Partiamo quindi dagli effetti positivi che la camomilla, ma anche altre erbe, ha sul nostro corpo. Come già anticipato, la bevanda ricavata dai fiori della camomilla rappresenta un ottimo alleato per chi ha problemi con il sonno o ha difficoltà di digestione. Questa pianta ha infatti proprietà calmanti e antispastiche. La camomilla è quindi in grado di favorire il rilassamento del nostro corpo a 360 gradi. Allo stesso modo anche la lavanda ha proprietà ansiolitiche e sedative. I fiori d’avena, invece, sono in grado di favorire il sonno e il benessere mentale.
Insomma, queste piante sono sicuramente un ottimo rimedio naturale per stati di ansia e agitazione, che accomunano adulti e bambini. Se assunte sottoforma di tisane e bevande calde prima di andare a dormire, possono quindi offrire un certo beneficio e promuovere un sonno sereno. Il mio consiglio, però, è di non esagerare con le quantità e preferire sempre camomilla senza zuccheri aggiunti. Non solo, se stiamo spannolinando il bambino dovremmo proprio evitarla e, in generale, limitare il più possibile i liquidi pre-nanna.
Camomilla per bambini: quali sono i rischi?
Insomma sì alla camomilla ma con moderazione. Inoltre, è bene sottolineare che, nonostante i benefici, un uso prolungato di questa bevanda potrebbe produrre assuefazione. Se poi vogliamo davvero risolvere i problemi legati all’addormentamento e ai risvegli notturni dei nostri figli, questa bevanda non può di certo rappresentare la soluzione. Queste difficoltà, infatti, spesso nascondono problemi di vario tipo, come ansia da separazione e sindrome dell’abbandono. In altri casi, invece, si tratta di abitudini diurne scorrette. Per risolverle in maniera definitiva occorre quindi andare a fondo, chiedendo sempre il supporto di uno specialista del settore.
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