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Risvegli notturni 2 anni: cosa accade?

E’ normale combattere con i risvegli notturni anche a 2 anni? Ebbene sì, può succedere. Anche se ormai non parliamo più di neonati, a 2 anni i bimbi sono ancora molto piccoli e possono andare incontro a regressioni e difficoltà con il sonno notturno. Le cause possono essere le più diverse e individuarle è il primo passo per risolvere il problema e far sì che non si ripresenti in futuro. D’altro canto quella dei due anni è un’età molto particolare, per certi versi considerata anche difficile (basti pensare all’etichetta dei “Terrible two”). In questa fase i bambini perfezionano il linguaggio e vi è quindi un ulteriore maturazione del cervello, che può avere conseguenze anche sul sonno. Ecco allora che, persino il bambino che fino al giorno prima dormiva serenamente, improvvisamente comincia a svegliarsi una, due, tre volte e anche di più. Si tratta di un cambiamento che può spiazzare i genitori, minando la serenità della coppia e di tutta la famiglia. Vediamo allora quali sono le cause e come intervenire in caso di risvegli notturni a 2 anni.

Risvegli notturni 2 anni: tutte le cause

Come anticipato, quella dei due anni è una fase ricca di cambiamenti, interni ed esterni. Allo sviluppo mentale si accompagna infatti anche un forte sviluppo fisico, che possono rendere il piccolo più irrequieto. Non solo, a quest’età possono subentrare alcune novità nella vita del bambino, come ad esempio la nascita di un fratellino o l’inizio del nido. Questi cambiamenti possono creare tensione e stress, che a loro volta si ripercuotono sul sonno. E ancora, proprio intorno ai 2 anni i bambini cominciano ad affermare la propria volontà, anche con forza, e hanno inizio le famose “battaglie per la messa a nanna”.

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Metterli a letto e riuscire a farlo in poco tempo diventa molto difficile e sfiancante. E non finisce qui. Esistono poi tantissime altre motivazioni alla base dei risvegli notturni a 2 anni, che hanno radici nella routine giornaliera o anche nelle abitudini alimentari. L’assenza di una routine così come l’eccesso di stimoli, ad esempio, possono dare origine a questo tipo di problematica. Non solo, anche una dieta squilibrata può rendere difficile il sonno notturno, causando numerosi risvegli. Bisogna poi ricordare che a 2 anni i bambini non sanno ancora regolare le proprie emozioni e che, per farlo, si affidano a mamma e papà. Può capitare perciò che il piccolo si senta inquieto e senta il bisogno di essere rassicurato, il che lo porta a chiamare il genitore durante la notte.

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A quest’età, inoltre, subentrano anche nuove paure e i piccoli cominciano a fare i primi incubi. Infine, se l’addormentamento richiede un supporto eccessivo da parte del genitore, è possibile che il bimbo sia spinto a ricercarlo anche la notte. Insomma, dietro un problema del genere possono celarsi le cause più diverse. Individuarle da soli non è sempre così semplice. Spesso, infatti, chi vive queste situazioni non ha la lucidità necessaria per comprendere appieno cosa stia succedendo né per riconoscere il vero motivo alla base dell’inquietudine del piccolo. Insomma, se stai vivendo una situazione di questo tipo, il mio consiglio è di rivolgersi ad un professionista.

Risvegli notturni bambini 2 anni rimedi

Io, ad esempio, come consulente olistica del sonno di neonati e bambini offro percorsi personalizzati 1 a 1 (puoi scegliere fra 3 diversi pacchetti!) oppure corsi online, suddivisi per fasce d’età. In caso di bambini dai 2 anni, ho ideato il percorso “Sognando in grande”, una vera e propria guida che ti aiuterà ad affrontare e superare tutte le difficoltà tipiche di questa età: dalle regressioni ai risvegli notturni, tempi di addormentamento molto lunghi, spostamento nella cameretta, ecc. E se desideri semplicemente conoscermi meglio, prenota subito una chiamata gratuita. Sarò felice di aiutarti!

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