Da quando il tuo bambino va al nido non dorme più. O perlomeno ha smesso di dormire serenamente. Pensavi che sarebbe andata diversamente. Magari credevi che il tuo piccolo si sarebbe stancato di più e quindi avrebbe anche dormito meglio. Eppure non è proprio così. Al contrario, spesso le novità comportano delle regressioni del sonno. Accade quindi che il bambino faccia più fatica ad addormentarsi o che si svegli più volte durante la notte. Non devi spaventarti. Si tratta di una situazione assolutamente normale e che riguarda molti bimbi che cominciano a frequentare il nido. Vediamo insieme cosa accade e come riuscire a ripristinare un sonno sereno e duraturo.
Da quando va al nido non dorme più: cosa accade?
Intanto dobbiamo considerare che l’inserimento al nido rappresenta un’enorme novità per il bambino. Insomma una vera e propria rivoluzione nella sua routine giornaliera. Il piccolo perde i propri riferimenti quotidiani, vive emozioni intense e, di conseguenza, è più irrequieto e agitato. D’altra parte, l’inserimento comporta il distacco dalla mamma e dal papà, ma anche la conoscenza di nuove figure, come le maestre e i compagni di giochi. Non solo, anche una volta terminato l’ambientamento al nido, dobbiamo comunque considerare che a scuola i bambini tendono a trattenere le proprie emozioni, che esplodono poi una volta tornati a casa. E’ quindi normalissimo che tendano a ritardare l’addormentamento o che comincino a svegliarsi anche la notte. Tutto questo è sicuramente frustrante per i genitori, ma non è definitivo. Soprattutto, intervenendo con piccoli accorgimenti, è possibile ridurre i risvegli e rendere l’addormentamento più facile e sereno. Vediamo come.
- Tempo di qualità senza distrazioni
Se i piccoli trascorrono gran parte del tempo al nido, è normale che vogliano stare con i genitori. Cerchiamo allora di dedicare del tempo che sia di qualità. Lavoriamo sulla vicinanza e sul fare cose insieme e rimandiamo, dove possibile, le faccende domestiche. - Limitare le attività
Se il pomeriggio è pieno di attività ( come andare al parco o altro), valutiamo che il tempo trascorso insieme sia di qualità e senza troppe distrazioni. Potrebbe essere necessario per un periodo limitare questi eventi e concentrarsi più sull’essere insieme. - Dormire insieme
A volte serve fare qualche passo indietro (es. dormire insieme) per aiutarli a sentire tranquilli per poi fare dei passi graduali per renderli più autonomi di nuovo. - Prendiamoci del tempo prima dell’addormentamento
Prima di addormentarsi spesso i bimbi si lasciano andare e raccontano alcuni frammenti o episodi particolari della giornata. Assecondiamo questa esigenze. E se i piccoli non parlano ancora, è altrettanto importante che li aiutiamo a “metabolizzare” la giornata, parlando di quello che è successo durante la giornata.
Nel caso di bambini più grandi, invece, cerchiamo di dare più di quello che loro richiedono. Es: se ti chiedono 1 abbraccio, gliene dai 10 o aspetti che ti lascia lui/lei per prima. Anticipiamo le loro richieste e proiettiamoci verso il prossimo momento di incontro (“ci vediamo domani mattina”, “a colazione mangiamo muffin”, ecc.).
Da quando va al nido non dorme più: a chi rivolgersi
Insomma, attraverso una serie di strategie e piccoli ma costanti cambiamenti, potrai far sì che il tuo piccolo torni a dormire a lungo e più facilmente. Tuttavia, spesso la strada è in salita e non sempre siamo in grado di farcela da soli. Il più delle volte occorre affidarsi ad un professionista del settore, che sappia analizzare la situazione in maniera oggettiva offrendo un percorso su misura. Io, ad esempio, come consulente olistica del sonno mi occupo di risolvere ogni genere di problematica riguardante neonati e bambini da 0 anni in su. Offro consulenze 1 a 1 ma anche corsi online. Questi ultimi rappresentano la soluzione migliore per chi ha poco tempo a disposizione ma desidera comunque ricevere tutte le strategie più efficaci.
I corsi sono suddivisi in base alla fascia d’età. In caso di bimbi che vanno al nido, puoi scegliere fra “Dormire bene, vivere sereni” e “Sognando in grande”. Il primo percorso è pensato per bambini da 5 a 24 mesi, mentre il secondo è rivolto a bambini da due anni in su. In entrambi i casi avrai la possibilità di conoscere tutte le strategie più efficaci per affrontare eventuali regressioni del sonno, ridurre i risvegli notturni e accelerare i tempi di addormentamento. E se desideri conoscermi meglio, prenota subito una chiamata gratuita di 15 minuti. Sarò felice di risponderti!